Chianti Classico 2021
Badia a Coltibuono Chianti Classico costituisce una tipica espressione chiantigiana che spicca per la sua capacità di associare una certa complessità a un carattere accessibile. Le radici di questa storica realtà produttiva toscana affondano addirittura nel lontano XI secolo, quando il podere fu costruito dai monaci vallombrosiani come luogo di culto. Infatti, l’appellativo “Badia a Coltibuono” significa “abbazia del buon raccolto”. La famiglia Strucchi Pinetti, attuale proprietaria, acquistò la tenuta nel 1846 rendendola un gioiello enoico del territorio del Chianti Classico.
Il Chianti Classico Badia a Coltibuono nasce da una solida base di Sangiovese cui è aggiunto un 10% dei vitigni locali Colorino, Canaiolo e Ciliegiolo, varietà coltivate a regime biologico certificato. I vigneti, localizzati nei comuni di Gaiole in Chianti e Castelnuovo Berardenga, si trovano a un’altitudine compresa tra i 260 e i 370 metri sul livello del mare e poggiano su terreni argilloso-calcarei di medio impasto. La fermentazione alcolica si realizza in vasche di acciaio inox grazie ai lieviti indigeni, con 3 settimane di contatto tra il mosto e le bucce, mentre la successiva fase di invecchiamento ha luogo in botti di rovere francese e austriaco da 15 a 25 ettolitri. Dopo 12 mesi di maturazione il vino viene infine imbottigliato e sottoposto a un breve affinamento prima della commercializzazione.
Il Chianti Classico della cantina Badia a Coltibuono è di colore rosso rubino intenso. Al naso esprime profumi di marasca, giaggiolo, violetta, tabacco e pepe nero, mentre l’assaggio risulta asciutto e di bella freschezza, con una struttura tannica bilanciata. Gustoso in gioventù e capace di invecchiare per qualche ulteriore anno in bottiglia, questo Chianti Classico trova la propria esaltazione con taglieri di formaggi e salumi stagionati oppure con primi piatti a base di carne.
Sangiovese cui è aggiunto un 10% di vitigni locali Colorino, Canaiolo e Ciliegiolo, varietà allevate a regime biologico certificato.
Si abbina bene con carni rosse, selvaggina e formaggi
La famiglia Stucchi Prinetti a Badia a Coltibuono sono da considerarsi fra i pionieri del Chianti avendo investito in questa tenuta già nel 1846, quando il banchiere fiorentino Michele Giuntini, antenato degli attuali proprietari, acquistò la bella struttura romanica ed i poderi circostanti. Da quell’anno Badia a Coltibuono tornò a rifiorire grazie ai numerosi interventi attraverso le generazioni della famiglia. Succeduta in eredità negli anni ‘30 a Maria Luisa Stucchi Giuntini, fu da lei gestita, trasformata e transitata indenne attraverso la Seconda Guerra Mondiale. Il figlio Piero Stucchi Prinetti si affiancò alla madre negli anni 50 e in seguito, grazie alla sua visione, energia e capacità manageriali, iniziò la trasformazione in una moderna azienda. Fu lui che iniziò, fra i primi, ad imbottigliare e vendere, sul mercato nazionale ed internazionale, le migliori annate di Chianti Classico della tenuta, fino a quel momento conservate nelle antiche cantine dell’abbazia come riserva della famiglia. Piero Stucchi Prinetti è stato il primo a comprendere le potenzialità di un altro prodotto tradizionale della zona: l’olio extra vergine di oliva. Nel corso degli anni ‘80 e ‘90 tre dei quattro figli sono subentrati nella conduzione dell’azienda.